27 giugno 2022: l’ora dell’Archivio Storico Generali all’ADI Design Museum
27 Giugno 2022
Archivio Storico Generali Archivio Storico Ina Assitalia Cosa c'è di nuovo
Anche l’Archivio Storico di Generali detta il tempo della storia d’impresa italiana partecipando a un’iniziativa promossa dall’ADI – Associazione per il Disegno Industriale – in collaborazione con Museimpresa, di cui l’Archivio è socio, e Assolombarda.
All’interno dell’ADI Design Museum di Milano, uno dei più grandi musei d’Europa dedicato al design (accoglie tutti i pezzi vincitori del Premio Compasso d’Oro, il più antico e prestigioso premio di disegno industriale al mondo) è stato allestito uno spazio multimediale, un’installazione video per valorizzare la presenza di tutti i soci Museimpresa e la varietà delle loro attività: un grande orologio digitale funzionante, inscritto nella nicchia all’ingresso del museo.
All’interno del quadrante dell’orologio si alternano ogni minuto immagini rappresentative di ognuna delle realtà associate.
L’orologio è connesso con un software che sincronizza l’alternarsi delle immagini che caratterizzano il quadrante alla scansione dei secondi. Il movimento della lacetta dei secondi compone ogni volta un quadrante diverso. Nel giro di un minuto la rappesentazione grafica di ognuna delle realtà di Museimpresa si completa.
L’Archivio Generali è rappresentato da un’immagine iconica della cartellonistica d’autore: il manifesto “la veneziana” di Marcello Dudovich, una delle voci più vivide e prolifiche della comunicazione pubblicitaria italiana.
Potente strumento d’ispirazione, la réclame d’epoca a firma di grandi grafici pubblicitari, ha raccontato, e racconta, i gusti e le tendenze rivelando la società nei suoi desideri e negli ideali. Generali, nel corso della sua storia, si è avvalsa della collaborazione dei più dotati cartellonisti per interpretare la realtà e il cambiamento, innovando nei codici figurativi e regalando immagini rimaste nella storia.
Dudovich affermava la verità di un concetto base del cartellonismo “Un cartello pubblicitario non è dopo tutto una gran cosa. Ma come vi spiegate che una determinata immagine vi rimane negli occhi per anni, assumendo spesso un significato importantissimo? Anche il disegno di un oggetto comune può a poco a poco arrivare ad avere una sua personalità: una semplice figura può parlare, cantare, sorridere, urlare. Il cartellone pubblicitario è un po’ una bomba a scoppio ritardato. Per questo è arte: lavora nel tempo”. Nel nostro caso potremmo dire: detta il tempo!
L’iniziativa può essere seguita attraverso i canali social Generali #GeneraliHeritage e attraverso l’hashtag #unmuseoalminuto si potranno approfondire sul sito e sui social di Museimpresa i contenuti dei singoli musei e archivi associati, in un racconto digitale che rimanda all’installazione fisica e viceversa.