Relazioni e bilanci del Gruppo INA (1913-1963)

31 Luglio 2019

I bilanci storici dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, come quelli delle società figlie Le Assicurazioni d’Italia, Praevidentia e Fiume (con l’affiliata La Terra, insieme Fiumeter dal secondo dopoguerra), sono oggi non solo delle precise rappresentazioni in numeri e grafici delle passate attività economiche, in tutti i rami dell’assicurazione, dell’ex ente assicurativo di stato e delle sue filiazioni, ma anche utili strumenti per la ricerca storica, sia per una specifica business history delle diverse realtà aziendali del Gruppo, sia in generale per lo studio dello sviluppo e della diffusione delle assicurazioni in Italia.

Le relazioni del Consiglio di amministrazione e dei commissari offrono preziose informazioni economico-sociali, perché i dati di bilancio vengono sempre calati nella realtà del momento. I bilanci a stampa forniscono inoltre utili indicazioni sulle cariche e sugli organi sociali, sugli investimenti in titoli, nazionali ed esteri, sulle partecipazioni a enti pubblici, sulle quote azionarie, comprese quelle in imprese assicurative e non da ultimo sul patrimonio immobiliare. Per quanto riguarda l’INA questo dato è particolarmente interessante, per la rilevanza del patrimonio e per la possibilità di seguire il costante accrescimento, nel corso degli anni, del numero di edifici e di aree acquisite. Gli immobili diventano poi nei primi anni sessanta anche uno strumento di pubblicità negli stessi bilanci, che si arricchiscono di immagini dei nuovi complessi e palazzi acquistati o costruiti, con il loro corredo di fotografie scattate in fase di cantiere, dei progetti o dell’edificio ultimato.

Compilate a norma dell’art. 14 del decreto legge 29 aprile 1923 n. 966, convertito in legge 17 aprile 1925 n. 473 (la legge che abolisce il monopolio delle assicurazioni e pone l’INA in concorrenza con le società private), le relazioni tecnico-statistiche sull’andamento della gestione, per quinquennio, consistono in una dettagliata analisi dei risultati industriali seguita dall’esame della situazione patrimoniale; rientrano in esse, formando oggetto di indagine particolarmente approfondita, i confronti, previsti dall’all’art. 22 dello Statuto organico dell’Istituto, fra le frequenze osservate della mortalità degli assicurati, il saggio di rendimento del patrimonio, i costi di acquisto e di gestione del portafoglio e le corrispondenti basi tecniche assunte per il calcolo dei premi e delle riserve matematiche. Ricchi di informazioni, per testo, grafici e prospetti, i volumi delle relazioni quinquennali completano ed integrano, con una visione più ampia, le informazioni fornite dai bilanci dei singoli esercizi.

Introdotte nel 1954 da Roberto Bracco, le relazioni del Presidente al Consiglio di Amministrazione sull’attività dell’INA sono sei interessanti volumi che accompagnano e descrivono lo stato economico ed i risultati dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni per esercizio: la prima relazione, biennale, relativa agli anni 1952-1953 è seguita da cinque relazioni annuali (dal 1954 al 1958).

Arricchite con tabelle e grafici integrano le relazioni annuali sul bilancio, da parte del Cda, e le più corpose relazioni quinquennali. Pur se pensate, evidentemente, come uno strumento di dialogo interno, furono con la stampa numerata un valido strumento di lavoro, e sono oggi una preziosa fonte di informazioni.

Oggetto delle relazioni sulle attività dell’INA sono: la produzione industriale (per rami, per tipologia e per territorio), il portafoglio e le riserve tecniche, i pagamenti agli assicurati, le spese generali di amministrazione del portafoglio, i costi di produzione e le spese di amministrazione periferica del portafoglio, gli investimenti ed i redditi patrimoniali, le gestioni speciali ed i fondi di previdenza, le società controllate (Le Assicurazioni d’Italia, Fiumeter e Praevidentia) e le partecipazioni, come anche il mercato assicurativo italiano e quello, allora in fieri, europeo.