Una grande busta intitolata “Villa Medici Palazzo Bonaparte” con foto di mosaici e affreschi, una piccola pubblicazione (L’INA per il Patrimonio architettonico Italiano, 1987): ecco due tasselli del grande puzzle del Fondo Storico Immobiliare dell’Archivio Storico INA Assitalia. Un fondo ricchissimo di disegni, planimetrie, prospetti su carta e lucidi, foto, progetti, gare d’appalto, verbali di collaudo, controllo e ispezione, contratti, licenze, documenti di vendite e affitti, restauri e manutenzioni. Le foto ritrovate appartengono a palazzo Bonaparte a Roma, in piazza Venezia 5, e si riferiscono ad una mostra realizzata nel 1987 a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia. L’esposizione riguardava tutti gli edifici di valore storico-artistico di proprietà dell’INA sul territorio italiano di cui lo stesso Istituto aveva curato il restauro e la conservazione.
Palazzo Bonaparte nacque su progetto dall’architetto Giovanni Antonio De Rossi nel XVII secolo per conto dei marchesi d’Aste e fu dichiarato con tutte le sue decorazioni interne ed esterne dinotevole interesse storico il 25 novembre 1922. Assitalia comprò l’edificio nel 1972 e ne curò il restauro nel 1976. Il palazzo nel cuore di Roma è celebre perché a seguito della caduta dell’impero napoleonico, vi trovò rifugio per circa venti anni (1818-1836) Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte . Dalla foto del balconcino d’angolo a loggetta coperta (o “mignano”), unico presente sulle facciate del palazzo, ornato di decorazioni neoclassiche in stile pompeiano, potremmo immaginare Madame Mère seduta che guarda la piazza e via del Corso nascosta dietro le fitte persiane verdi. La madre di Napoleone era solita rimanere seduta lì; anche quando divenne cieca, continuò a farsi raccontare dalla sua dama di compagnia cosa accadeva in piazza Venezia, allora chiamata piazza San Marco.
Fa parte della documentazione conservata anche il volume Palazzo Bonaparte a Roma (Editalia, 1981), realizzato dal presidente di Assitalia Giovanni Pieraccini con la collaborazione di specialisti di storia napoleonica, urbanistica e storia dell’architettura, che ricostruisce le alterne vicende dei personaggi della famiglia Bonaparte con ampia documentazione iconografica. Palazzo Bonaparte è attualmente di proprietà del Gruppo Generali.