Nota storica:
«Per la prima volta, dopo dieci anni di vita, l'Istituto Nazionale delle Assicurazioni pubblica il suo Annuario. Questo vuol essere non soltanto un quadro sinottico dell'attività svolta finora, ma anche un "vademecum" per gli studiosi di assicurazioni in generale. L'annuario ha poi un altro significato, che non ha perduto il suo valore sebbene dal giorno in cui il testo fu dato alle stampe molte cose siano cambiate. Esso rappresenta il primo numero di un vasto programma che l'Istituto si è proposto di svolgere per conservare a se quel prestigio e quella preminenza che gli derivano dalla stessa sua funzione sociale e statale. Questo programma di azione si fonderà su di una vasta divulgazione dei principii della previdenza e su di un largo movimento di propaganda e di pubblicità dell'opera dell'Istituto. E' un programma di azione e volontà, che sarà svolto, sia pure eventualmente in regime di concorrenza con le altre imprese assicurative, con sicura fede e tenace energia, sotto l'egida dello Stato ed a beneficio della collettività dei cittadini»
Dalla prefazione dell'Annuario per il 1923, p. III
Nota aggiuntiva:
La proposta per la pubblicazione di un annuario, in sostituzione della progettata rassegna dell'Istituto «La Previdenza assicurativa» poi non più pubblicata, veniva presentata al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 17 marzo 1922 dove si definivano i compiti della nuova pubblicazione che avrebbe dovuto «in diversi capitoli lumeggiare soprattutto le finalità sociali dell'Azienda messe in relazione con gli interessi nazionali e riuscire interessante a tutte le classi colte, riportando notizie sulla vita economica del Paese, sulla legislazione, sulle tasse». L'incarico della pubblicazione veniva affidato al professor Alfredo de Gregorio, già consigliere dell'Istituto (1923-1925). Da segnalare come la rassegna politica dell'annuario per il 1925 fu oggetto di contestazioni da parte del Governo del tempo. A causa di questa rubrica fu aperta un'inchiesta con interrogatori per tutti i dipendenti coinvolti che si concluse con la circolare del luglio dello stesso anno, sempre a firma di Toja, che ne decretava la distruzione di tutte le copie del volume. L'annuario per la sua natura "annuale" risulta la pubblicazione periodica che più si differenzia dalle precedenti e dalle successive con la sua scelta tipografica più vicina al libro che al periodico.
Nota tipografica:
Stampato presso: Società tipografica Leonardo da Vinci, Città di Castello e Tipografia della Casa Editrice S. Lapi, Città di Castello