La documentazione componente il fondo è stata bonificata da tutto il materiale non cartaceo (plastico e metallico) e ricondizionata in faldoni e fascicoli acid free. Il fondo è digitalizzato
Le carte componenti il fondo Alberto Beneduce sono pervenute all'INA nel 1965, donate dal figlio Ernesto. La donazione è avvenuta dopo le cortesi e ripetute sollecitazioni da parte del direttore generale dell'Istituto del tempo, il dott. Carlo Casali. La corrispondenza iniziata nel 1961, in occasione dell'organizzazione delle celebrazioni per il Cinquantenario dell'INA, con la richiesta di Carlo Casali di documenti in prestito per la mostra sulle origini dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (alla quale Ernesto Beneduce aveva risposto con l'invio di un curriculum vitae ed una foto del padre) si concluse nel 1965 con il versamento di «undici voluminosi fascicoli» all'Archivio storico INA, da poco istituto nel quadro delle iniziative culturali prese dal Consiglio di amministrazione per celebrare la ricorrenza cinquantenaria.
Dalla corrispondenza fra Ernesto Beneduce ed il dg dell'INA (anch'essa conservata nell'Archivio Storico INA nel Fondo dell'Ufficio del Cinquantenario, l'ufficio creato per l'occasione) si può dedurre come l'intero archivio personale di Beneduce sia rimasto a Roma fin dalla sua morte nel 1944 e come lo stesso sia stato riordinato dal figlio Ernesto nel 1945; quale fosse l'ordinamento originario e se mai esso sia esistito è impossibile ad oggi dedurlo. Le carte versate all'INA, pertanto, sono una serie, una sezione dell'Archivio personale di Beneduce, la cui restante parte è stata versata, nel 1969, all'Archivio Storico della Banca d'Italia.
Al momento del versamento venne redatto dagli addetti dell'Ufficio del Cinquantenario un elenco sommario ed effettuato un contestuale riordinamento di massima, basato sull'unità archivista fascicolo e sulle aggregazioni in base alle attività di Beneduce a cui i documenti si riferiscono. In questa occasione venne attribuita una nuova numerazione delle buste e dei fascicoli che tuttora si conserva. Questo opera di ricondizionamento ha portato alla perdita di alcuni informazioni e segnature e lascia aperta la questione dell'originalità dei titoli. Le carte si presentano organizzate in otto serie: "I Costituzione dell'INA" (1910-1912: 3 buste e 12 fascicoli ) - "II Organizzazione dell'INA" (1912-1917: 7 buste e 20 fascicoli) - "III Cassa Mutua Pensioni di Torino" (1912-1915: 2 buste e 5 fascicoli) - "IV Bilanci dell'INA" (1912-1917: 4 buste ed 11 fascicoli) - "V Attività quale Consigliere Delegato dell'INA" (1914-1917: 5 buste e 13 fascicoli, con docc. dal 1912) - "VI Dopoguerra" (1919-1921: 1busta e 5 fascicoli) - "VII Studi su materie Statistiche e Assicurative" (1899-1915: 2 buste e 2 fascicoli, con materiali dal 1876) - "VIII Consigliere Delegato" (1912-1920: 1 busta ed 1 fascicolo).
Negli anni Novanta, nell'ambito degli incarichi affidati al Centro Studi per la Documentazione Storica ed Economia dell'Impresa per l'organizzazione dell'Archivio Storico» venne anche redatto, a cura del Prof. Paoloni, l'Inventario analitico delle carte Beneduce, che qui si riproduce integralmente con qualche adattamento alla forma digitale e con diversi approfondimenti descrittivi delle singole unità archivistiche.
Alberto Beneduce nasce a Caserta il 29/3/1877, si laurea in matematica nel 1902, ricopre vari incarichi nei settori statistico - demografico, attuariale, universitario e nell'ambito ministeriale. L'incarico più importante gli viene assegnato dall'on. Francesco Saverio Nitti, ministro dell'Agricoltura, Industria e Commercio (III governo Giolitti), per assisterlo nella realizzazione della riforma assicurativa e la costituzione dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni. Beneduce, predispone il progetto di legge, gli allegati tecnici e fornisce le risposte a tutti gli interrogativi posti dai deputati a seguito delle pressioni ricevute a livello internazionale e conseguenti alla particolare struttura del mercato assicurativo italiano. Il progetto del ministro Nitti diventa legge il 4/4/1912 (n. 305). Ha un ruolo particolare anche nell'organizzazione dell'Istituto e nella transazione per l'acquisizione dei portafogli italiani di alcune compagnie straniere. Beneduce è chiamato a far parte del primo Consiglio di amministrazione dell'INA che si insedia il 12/9/1912. Si occupa di una serie di attività per la definizione dell'identità aziendale e per la risoluzione del problema del bilancio dell'Istituto. Nel 1917 viene nominato consigliere delegato e gli vengono conferiti anche i poteri di direttore generale e rimane in carica fino al 1919 anno in cui si dimette per presentarsi come candidato alle elezioni politiche, continuando però ad operare come consulente.
Modalità: vd. Regolamento Archivio Storico
inventario analitico
presso gli uffici dell'archivio storico INA Assitalia, Roma
Fondo del Presidente Bonaldo Stringher - Fondo Verbali - Fondo del Cinquantenario - Archivio Storico della Banca d'Italia