Le grandi Esposizioni sono da sempre una vetrina sul mondo: opportunità di confronto e indici preziosi del grado di sviluppo dei paesi espositori, con la loro ricchezza di scoperte e invenzioni. In particolare, nel periodo tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento in giro per il mondo vennero organizzate memorabili mostre-mercato, eventi epici e trionfali a metà strada fra le fiere commerciali e le mostre scientifico-culturali. A partire dalla prima Esposizione di Londra nel 1851 queste manifestazioni richiamarono un pubblico sempre più vasto.
Anche gli istituti di previdenza partecipavano a queste manifestazioni per l'importante ruolo svolto nella vita economica e sociale, e in quest'ottica le società assicurative erano naturalmente interessate a presentare la propria offerta nel modo più attrattivo possibile. A partire dal 1881 Generali prese parte a diverse esposizioni, nazionali e internazionali, direttamente o attraverso società del Gruppo, e di quelle partecipazioni rimangono diverse "Memorie", pubblicazioni che riassumono risultati economici, statistiche e dati tecnici attraverso prospetti, diagrammi e cartogrammi, finemente decorati nello stile dell'epoca.
Le Memorie rispecchiano in maniera complessiva l'esistenza e il lavoro della Compagnia e si rivolgevano non solo ai giudici dell'Esposizione, ma anche ad azionisti e assicurati. La loro funzione andava ben oltre lo scopo di comunicare puri dati economici e finanziari, puntando a fornire anche un'immagine sociale della Compagnia, del suo contributo allo sviluppo dell'assicurazione e della previdenza in Italia e nel mondo.