Conoscere per valorizzare: bello, utile, dilettevole ma soprattutto sicuro
18 Novembre 2022
I gessi di canova, con la fine della mostra trevigiana, rientrano a Trieste
Una equipe altamente specializzata, alla guida di un ingegnere strutturista, accreditata presso il Ministero della Cultura e l’Istituto Centrale per il Restauro, è arrivata a Trieste per effettuare una approfondita analisi dei due bassorilievi in gesso “La morte di Priamo” (1787-90) e “La danza dei figli di Alcinoo“ (1790-92) di Antonio Canova, di proprietà di Generali. Le indagini diagnostiche commissionate hanno permesso di fornire informazioni sulle tecniche costruttive adoperate dal maestro trevigiano, consentendo la possibilità di prestare le due opere al Museo Bailo di Treviso per la mostra Canova, gloria trevigiana, dalla bellezza classica all’annuncio romantico (dal 14 maggio al 25 settembre 2022).
L’ingegnere ha eseguito indagini elettromagnetiche mediante strumenti di ultima generazione con radar ad alta definizione e preso misure microsismiche ad alta frequenza (ultrasuoni) per stimare l’estensione di eventuali lesioni e quindi qualificare l’omogeneità dell’impasto gessoso.
Le ispezioni endoscopiche retrostanti le pale hanno permesso di verificare l’idoneità dei telai al trasporto.
Il prof. Giuseppe Pavanello, uno dei maggiori esperti di Canova, curatore insieme a Fabrizio Malachin e Nico Stringa della mostra di Treviso, si è complimentato per le indagini approfondite commissionate dal Corporate Heritage Generali, perché aiuta gli studiosi a comprendere meglio le fasi realizzative dell’opera e aiuta a definire le azioni più opportune per la conservazione la movimentazione delle opere.
Conoscere quindi non solo è utile per il binomio conservazione-valorizzazione, ma facilita insieme all’assicurazione aspetti tecnici quali il trasporto e una corretta collocazione, permettendo che opere anche fragili possano essere visitate in mostra in tutta sicurezza.
Ecco allora lo scopo ultimo: offrire la bellezza dell’arte a un pubblico sempre più vasto.
La mostra è stata prorogata fino al 1° novembre, giorno della nascita del maestro trevigiano. E’ stato un grande successo di pubblico con circa 50.000 visitatori, con il coinvolgimento delle scuole e con giornate di apertura straordinaria, l’organizzazione di un contest fotografico per i migliori scatti delle opere esposte e di diverse conferenze su Canova.
Dopo la conclusione della mostra, i Gessi sono rientrati a Trieste nel bellissimo Palazzo Stratti. Il loro peso di 600kg è stato sollevato con le dovute attenzioni da un’imponente gru e sono stati nuovamente sistemati nella loro splendida cornice. Tutto ciò è stato possibile perché un bravo assicuratore è sempre un attento valutatore dei rischi e Generali cura il proprio patrimonio storico artistico come si prende cura delle persone, da quasi due secoli, per costruire un futuro più sicuro.