Generali per la sezione architettura dell’ICA
01 Ottobre 2019
L’Archivio Storico INA Assitalia ha partecipato con l’intervento The restoration of the Historical Real Estate Fonds of INA all’edizione 2019 dell’International Congress on Architectural Archives che si è tenuto dal 25 al 27 settembre a Braga, Portogallo.
Il convegno è stato promosso dalla sezione per i documenti di architettura dell’ICA (Section on Architectural Records – SAR dell’International Council on Archives), insieme all’Arquivo Distrital de Braga Universidade do Minho (Braga District Archive), che ha ospitato i lavori, dedicati quest’anno ad approfondire il tema Professional Experiencies in a Cultural Diversity.
Archivisti e professionisti di tutto il mondo si sono confrontati con interventi e casi di studio legati ai temi dell’acquisizione, conservazione e gestione dei documenti di architettura. Un incontro tra culture e approcci diversi, accomunati però dall’interesse per il patrimonio archivistico dell’architettura, aperto alla collettività e al digitale.
L’Archivio Storico INA Assitalia ha incentrato il suo intervento sull’inventariazione del Fondo Storico Immobiliare, che raccoglie e descrive in più di 20 mila schede indicizzate la documentazione del patrimonio immobiliare dell’ex Istituto Nazionale delle Assicurazioni e delle sue controllate, ora in parte confluito in Generali.
Un patrimonio importante, in particolare italiano, composto da immobili storici di pregio e frutto del lavoro di architetti di rilievo come Gio Ponti, Ugo Giovannozzi, Marcello Piacentini, Arnaldo Foschini, Adalberto Libera, Mario De Renzi, Giulio Pediconi, Mario Paniconi Mario Ridolfi, Carlo Broggi, Gino Peressutti, Attilio Spaccarelli, Cesare Costantini, Vittorio Ballio Morpurgo, Cesare Valle e molti altri.
Un patrimonio significativamente ricordato dalla citazione di apertura della relazione, tratta dal romanzo di Ernest Hemingway Across the River and into the Trees (Di là dal fiume e tra gli alberi):
«“Be’, ecco il garage della Fiat dove dobbiamo lasciare la macchina” disse il colonnello. “Puoi lasciare la chiave in ufficio. Non rubano. Mentre tu sali, io vado al bar. Troverai qualcuno che porta le valigie.” “Devo lasciare il fucile e gli attrezzi da caccia nel baule, signor colonnello?” “Certo. Qui non rubano. Te l’ho già detto una volta.” “Volevo prendere le precauzioni necessarie per i suoi oggetti di valore, signor colonnello.” “Sei così maledettamente generoso che certe volte rompi le scatole” disse il colonnello. “Togliti il cerume dalle orecchie e non ti far ripetere le cose.” “Ho sentito, signor Colonnello” disse Jackson.»
Il «garage Fiat» citato dal protagonista Richard Cantwell, a piazzale Roma a Venezia, era uno degli immobili costruito negli anni trenta dall’INA, in accordo con il Comune di Venezia e l’Azienda Generale Italiana Petroli-AGIP, affittato poi alla Fabbrica Italiana Automobili Torino-FIAT.
La citazione è stata tratta da: Ernest Hemingway, Di là dal fiume e tra gli alberi, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1993 (I Meridiani, Ernest Hemingway, Romanzi Vol. 2, a cura di Fernanda Pivano, traduzione di V. Mantovani e M. Napolitano Martone).