INA-Casa: nuovi documenti a disposizione degli studiosi
01 Settembre 2017
Pratiche amministrative della Gestione INA-Casa sono state recentemente recuperate dallo staff dell’Archivio Storico INA-Assitalia nel corso di una verifica dei propri depositi. I documenti, custoditi in più di trenta capienti scatole, provengono dai centri ispettivi INA del Lazio e della Campania che funzionavano al tempo, fra la gli anni cinquanta e sessanta, anche come organi periferici della Gestione INA-Casa.
I documenti INA-Casa provenienti dal centro ispettivo con sede a Roma riguardano il Lazio e l’Umbria, quelli provenienti dal centro ispettivo con sede a Napoli riguardano la Campania, il Molise e la Basilicata.
Le pratiche, polverose come sempre, ma ordinate in fascicoli, cartelle e faldoni con segnature chiare, alfanumeriche e per città, fanno sicuramente parte di un vecchio archivio organizzato e funzionale. Sono composte principalmente da corrispondenza fra la Gestione ed il centro ispettivo dell’INA che, come ufficio esecutivo, si occupava di diversi procedimenti amministrativi quali l’acquisizione delle aree, l’alienazione di beni e la concessione in uso (servitù) di locali per utenze varie. Nelle prima tipologia, la più numerosa, è presente spesso la planimetria dell’area.
Pur trattandosi di pratiche amministrative e non di progetti tecnici sono ricche di informazioni e possono permettere ai ricercatori ed agli studiosi sia di conoscere più approfonditamente gli ingranaggi burocratici della Gestione, nella sua attività corrente e nei suoi rapporti con l’Istituto Nazionale, sia di rintracciare la stazione appaltante – cioè l’ente, l’azienda o la cooperativa – che si occupava realmente della costruzione degli immobili.