Regolamento
Art. 1 Costituzione e finalità
L’Archivio Storico è costituito per la salvaguardia della memoria storica e per l’identità della Società. Il patrimonio documentario viene messo a disposizione secondo le modalità di cui al Regolamento per la consultazione. Tale patrimonio comprende i documenti cartacei, elettronici, multimediali, le collezioni iconografiche, oggettistica e le fonti orali legate all’evoluzione dell’ex Ente di Stato – Istituto Nazionale delle Assicurazioni.
Art. 2 Struttura
L’Archivio Storico conserva e valorizza i Fondi archivistici prodotti dalla Direzione e da altri uffici della struttura periferica, i Fondi degli Enti predecessori ai quali l’Istituto sia subentrato, di Organismi diversi, famiglie, individui i quali abbiano versato documentazione o siano stati parte integrante dell’organizzazione o comunque complementari all’attività stessa dell’Ente; tutti i Fondi concorrono a formare un unico patrimonio documentario nel rispetto del principio di provenienza. Il Responsabile dell’Archivio Storico indica le norme per la conservazione permanente e presiede – di diritto – la Commissione di scarto, costituita ai sensi dell’art. 5.
Art. 3 Natura giuridica
L’Archivio Storico è un archivio privato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica del Lazio con decreto del 21 novembre 1992.
Art. 4 Mansioni
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Sono di competenza dell’Archivio Storico: L’acquisizione dei documenti dall’archivio di deposito con distinta di carico. L’operazione di presa in carico e di conservazione fisica si riferisce ai documenti prodotti dai soggetti di cui all’art. 2 nel rispetto delle norme archivistiche per la tutela della loro integrità e autenticità, garantendone altresì il rispetto della provenienza e del contesto. Per acquisizione si intende ulteriormente la possibilità di svolgere attività per entrare in possesso di:
- archivi privati prodotti da personalità legate all’attività dell’Istituto o comunque a questa collegabili
- testimonianze orali e multimediali
- materiale iconografico ed oggettistica collegabile con l’attività svolta.
- L’inventariazione – e ove necessario Il riordino – secondo le regole internazionali.
- L’organizzazione dei servizi di consultazione regolando l’accesso e la fruizione del patrimonio documentario.
- La valorizzazione del patrimonio documentario – anche in accordo con altri settori del Gruppo Generali – rivolta all’approfondimento scientifico delle fonti. In tale contesto si inseriscono:
- la pubblicazione di inventari ed altri strumenti che permettano la migliore fruizione dei giacimenti documentari
- i resoconti periodici al dirigente di settore sui lavori e sull’attività di consultazione per la successiva informativa alla Soprintendenza Archivistica per il Lazio
- i rapporti con gli Archivi storici di tutte le Società del Gruppo per l’armonizzazione degli strumenti di corredo dei Fondi e per la migliore fruizione del patrimonio documentario globale
- la divulgazione di iniziative rivolte al personale interno e al pubblico esterno
- le relazioni con Autorità ed Associazioni nazionali ed internazionali per iniziative culturali del settore.
- La consulenza per l’archiviazione corrente e specificatamente:
- vigila sul corretto trasferimento dei documenti sotto la propria giurisdizione
- collabora per la definizione dei criteri del Manuale di Gestione
- provvede, se necessario in accordo con altri settori interni e del Gruppo, agli aggiornamenti del Massimario di conservazione e di scarto compreso il relativo regolamento. Cura la procedura per l’ottenimento delle relative approvazioni da parte della Soprintendenza Archivistica per il Lazio
- offre – ove richiesta – assistenza tecnica ai vari uffici in tema di conservazione, archiviazione, scarto e indicizzazione.
Art. 5 Commissione di scarto
È costituita una Commissione di scarto della quale fanno parte il Responsabile dell’Archivio Storico, un rappresentante del Servizio Personale e il Responsabile della gestione magazzini. La Commissione – che si riunisce in via ordinaria ogni anno – esamina le varie proposte di scarto pervenute dai vari Uffici produttori e ne verifica la congruità con il Massimario. In base al relativo Regolamento, provvede alla trasmissione della richiesta globale di scarto alla Soprintendenza Archivistica per il Lazio richiedendone l’approvazione.