Le rappresentanze dell’INA nelle colonie e all’estero

31 Luglio 2019

L’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, oltre che in Italia, operò anche nelle colonie italiane dell’epoca e all’estero. Le direttrici dell’intervento dell’Istituto sono state da una parte le colonie italiane sotto il Regno d’Italia (Libia, Somalia, Eritrea ed Etiopia – quelle del Corno d’Africa divenute, dal 1936, l’AOI, Africa Orientale Italiana), dall’altra l’Europa (Spagna, Francia, Austria, Liechtenstein, Croazia Ungheria, Montenegro, Albania e Grecia), la Turchia, l’Egitto, il Sudan, la Siria e la Palestina.

Presso l’Archivio Storico INA-Assitalia si conserva il Fondo della rappresentanza INA per le colonie e per l’estero, di cui viene appunto presentato l’inventario in forma digitale, che raccoglie la documentazione rimasta relativa alla genesi, alla vita ed alla quasi totale conclusione, fra gli anni venti e gli anni quaranta del Novecento, di questa importante rete di rappresentanze ed agenzie generali. In Eritrea e Somalia l’attività dell’INA si prolungherà fino agli anni settanta, mentre dopo la seconda guerra mondiale rimarranno attive solo le rappresentanze spagnola, con agenzie generali a Madrid e Barcellona, e turca, a Istanbul.

Le carte, oltre ai resoconti sull’attività industriale dell’INA per l’assicurazione vita, e di riflesso delle società figlie Le Assicurazioni d’Italia e Fiume per i rami elementari, forniscono importanti dati economici e sociali sul paese nel quale l’Istituto operava; al tempo stesso offrono la possibilità di indagare la situazione degli italiani e l’attività delle istituzioni italiane pubbliche e private all’estero: regi ministeri d’Italia e ambasciate, fasci di combattimento esteri, camere di commercio italiane all’estero, compagnie assicurative ed imprese italiane e più in generale permettono di gettare uno sguardo, da una prospettiva particolare, sui grandi eventi politici del tempo.

Per approfondimenti: S. CONVERSI, Le rappresentanze estere dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, in «Archivi», XIII, n. 2, 2018, pp. 5-21.