Andare al cuore: il fondo Verbali dell’INA

25 Maggio 2021

I verbali del Consiglio di amministrazione e del Comitato permanente dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni sono la fonte ufficiale che testimonia le scelte e le decisioni prese dall’Istituto durante le diverse gestioni che si sono avvicendate alla sua guida.

Grazie alla lettura dei verbali è possibile ricostruire le attività dell’Istituto Nazionale nei diversi campi d’azione nei quali ha operato, dalla previdenza volontaria alle gestioni speciali affidate dallo Stato, dagli investimenti immobiliari a quelli patrimoniali. Le sedute sono inoltre ricche di informazioni relative a tutti i protagonisti della storia dell’INA, dai presidenti direttori generali ed alta dirigenza agli impiegati ed alle impiegate, dagli agenti generali ai produttori ed ai collaboratori diversi.

Le ricerche sono facilitate dal lavoro, ancora in corso, di paziente trascrizione delle rubriche dei verbali, che rende ricercabili le informazioni. Per il fondo è disponibile on line anche l’integrale riproduzione digitale delle carte.

Si è ritenuto opportuno inizialmente, viste le banche dati già messe a disposizione relative a Stringher Beneduce, pubblicare i verbali del Consiglio di amministrazione e del Comitato permanente dalla fondazione nell’aprile 1912 al gennaio del 1923, fine della presidenza Stringher, la cui figura è rappresentativa della prima fase di vita dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni. Il 1923 segna inoltre la fine del periodo transitorio stabilito dalla legge istitutiva dell’INA del 4 aprile 1912 in vista dell’applicazione del monopolio statale sulle assicurazioni vita, che peraltro fu abolito lo stesso anno con il regio decreto n. 966 del 29 aprile 1923.

A conferma del rilievo dei verbali del primo decennio è da segnalare come questi registrino anche l’attività di Guido Toja, direttore generale dal 1920 e importante figura nella storia dell’INA.

Dopo la pubblicazione dei verbali del Cda e del Comitato permanente dal 1923 al 1929, relativi ai commissariati e alle presidenze di Guido Toja (già direttore generale dal 1920) e di Salvatore Gatti, vengono ora messi a disposizione degli studiosi i verbali del Cda e del Cp riguardanti la presidenza, il commissariato e la seconda presidenza di Giuseppe Bevione, la cui gestione – una delle più lunghe dell’INA – copre gli anni dal 1929 al 1943. Attraverso i verbali di questi anni è possibile lo studio approfondito dell’attività dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni quale «forza finanziaria dello Stato fascista», come lo definì Mussolini nel 1933, in occasione del suo primo ventennale.

Dopo la lunga presidenza di Giuseppe Bevione e quella brevissima di Gaetano Scavonetti, nominato dal primo governo Badoglio, seguì la difficile stagione del duplice commissariamento dell’Istituto, con Alberto Ercole Troilo nominato dalla Repubblica Sociale Italiana e Alberto De Liguoro dal cosiddetto Regno del Sud. Ancora a guerra in corso, venne nominato dal governo Bonomi la nuova (breve) amministrazione sotto la presidenza di Annibale Gilardoni, che iniziò, non senza gravi difficoltà, ad operare per il ricongiungimento delle due sezioni distaccate dell’INA, essendo stata la direzione generale dell’Istituto, come quella di ministeri ed altri enti pubblici, trasferita al nord. Il ritorno alla normalità, con la definitiva riunione dei due tronconi dell’Istituto e la ripresa della piena funzionalità, amministrativa e contabile, di tutta l’organizzazione periferica – le agenzie generali – si raggiungerà solo con il consiglio di amministrazione nominato dopo la fine del conflitto, sotto la presidenza di Giuseppe Micheli, presidente deceduto poi nel 1948 e sostituito da Giulio Sansonetti. Grazie alla pubblicazione di questi bolli, dal 1943 al 1951, è possibile ripercorrere questo importante periodo storico, sia per quanto riguarda la specifica vicenda dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni sia per quanto attiene la sua attività e il suo contributo su diversi fronti (assicurazioni, ricostruzione del patrimonio immobiliare, partecipazioni, gestioni speciali ed investimenti patrimoniali), nel contesto dell’economia italiana.

I volumi dei verbali, tanto del Consiglio che del Comitato, sono ordinati in ordine cronologico e sono divisi all’interno in partizioni relative alle singole sedute mentre in coda è presente l’indice.